Volontari di Romagnoli Popolo Eletto: il racconto di chi ha coordinato la solidarietà per l’alluvione in Emilia Romagna
L’Emilia Romagna, a maggio. è stata colpita da due alluvioni disastrose in meno di quindici giorni. Dalla tragedia è, però, emerso un grande esempio di solidarietà. I dati ufficiali, infatti, raccontano di quasi 2000 volontari accorsi sui luoghi dell’alluvione per dare una mano. Io so che, però, i volontari erano molto di più. Perché le azioni di volontariato hanno coinvolto anche tante persone che non erano presenti a spalare fango ma lo facevano (e tutt’ora fanno) in tanti altri modi, come leggerai qui sotto.
Ho già scritto altri articoli sul tema. Puoi trovarli al tag Alluvione in Emilia Romagna (clicca)
Faccio parte del team di amministrazione del canale Telegram Romagnoli Popolo Eletto che Stefano Bernardeschi, sin dall’inizio dell’alluvione ha trasformato in HUB per la gestione degli aiuti.
In questo articolo ti racconto le difficoltà, le emozioni, le sfide e le soddisfazioni vissute durante l’operazione di soccorso da parte di chi ha operato sul campo.
Io sono un’alluvionata: perché credo sia importante dare voce a cuore e mente dei volontari che hanno aiutato durante l’alluvione

In quest’alluvione ho perso tanto, anche se molto meno di tanti altri. La mia perdita più grande è stata la mia rete di protezione. Di colpo mi sono trovata sola, sentendomi abbandonata. Dalle istituzioni, ma non solo. L’abbandono più difficile da affrontare è stato quello percepito da parte di persone vicine (affetti, amicizie).
I 60 cm di acqua melmosa che hanno inghiottito la mia casa, le mie automobili e messo in percolo la mia famiglia, hanno segnato un confine netto.
Da un lato le persone che, all’asciutto e immerse nella routine, non hanno concepito il vero terrore che ho vissuto io. Nello stesso lato quelle persone che chiedevano a me, immersa nelle difficoltà rese terribili dal momento, come loro avrebbero dovuto rendersi utili. Loro lo chiedevano a me. Loro che potevano riflettere senza paura per i loro genitori, figli, e il loro futuro. Lo chiedevano a me. Isolata, nella melma, senza collegamenti con l’esterno se non quelli di sicurezza contingentati. Senso straniante e di abbandono.
Dall’altro lato c’erano i volontari. Nel mio caso specifico gli oltre 5000 membri del team di volontari di Romagnoli Popolo Eletto (progetto narrativo di Stefano Bernardeschi, clicca sul link per approfondire) e il loro aiuto concreto. Vedere che altri venivano soccorsi, credimi, era di enorme aiuto. Mentre ero immersa nell’enorme lago formatosi con le acque del dal Canale Emiliano Romagnolo e del Tratturo (dal 18 al 21 maggio le acque non sono mai refluite attorno a casa mia) leggevo gli aiuti che i volontari portavano ad altri. E mi sentivo meglio, perché pensavo che per loro l’incubo volgeva verso la fine. E dava speranza anche a me. Il senso di riavvicinamento alle persone mi faceva bene.
Ma chi sono questi volontari? Perché si sono messi in aiuto? Perchè hanno preso ferie per stare ore dietro il pc a organizzare aiuti o per immergersi in metri d’acqua o di fango? Te ne racconto 4, ma tu moltiplica per migliaia. Leggi le loro testimonianze e pensa a quanto il mondo può essere bello, nonostante il dolore, proprio grazie a loro!

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Elisa – Alluvione Emilia Romagna: l’esperienza con i volontari di Romagnoli Popolo Eletto mi ha rivoluzionato la vita.

“Ho sempre voluto fare del volontariato, ma poi non ho mai iniziato. Quando ho troppi “se” capita che finisco per non fare nulla. Questo è stato fino all’alluvione.
Io ero all’asciutto, ho avuto della fortuna. Forse anche per questo, il bisogno di fare qualcosa per aiutare, anche se non sapevo cosa fare, era fortissimo. Sono entrata in un gruppo relativo all’alluvione e da lì la scoperta del canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto. Qui, diversi volontari erano già attivi, ognuno a suo modo. In mezzo al caos, motivato dalla foga e delle emozioni del momento, tra i volontari avevo notato alcuni utenti più in gamba di altri. Ed è così che mi sono ritrovata a lavorare in team col founder di Romagnoli Popolo Eletto (Stefano Bernardeschi) e gli altri admin.
Con RPE (acronimo con cui gli amministratori chiamano Romagnoli Popolo Eletto) , la distruzione ed il dolore che ha portato l’alluvione, diventava un ostacolo più facile da superare. Grazie anche al Berna (al secolo Stefano Bernardeschi), che ha capito come agire e ci ha uniti. È sempre bello scoprire l’animo che sta dietro al personaggio.
Una degli amministratori mi disse una cosa, all’inizio della collaborazione, che non scorderò mai “Fino a ieri ero sola, oggi ho te ❤️”. Un messaggio che ho fissato nella mente (e nella chat). Meno di 10 parole che, nella portata del dramma in cui stavamo dando una mano, significavano TUTTO. Mi è stato subito chiaro che quello che stavo facendo era di vero aiuto.
Cosa mi porto dietro di questa esperienza? Una forte consapevolezza sociale. Siamo un team di persone tanto diverse ma anche tanto unite e consapevoli che, se fosse successo a noi, avremmo voluto trovare persone di aiuto concreto. Come noi.”
Siamo un team di persone tanto diverse ma anche tanto unite e consapevoli che, se fosse successo a noi, avremmo voluto trovare persone di aiuto concreto. Come noi
Elisa amministratrice volontaria del canale Telegram Romagnoli Popolo Eletto
Anonimo – Il lembo di speranza: essere volontari significa percepire il dolore e la voglia di riscatto di chi sta subendo una tragedia, quale è stata l’alluvione in Emilia Romagna

“Le immagini dell’alluvione mi avevano trasmesso subito un profondo senso di impotenza che mi avevano fatto pensare al terremoto in Emilia. Ma l’alluvione era diversa perché, a differenza del terremoto, lasciava la speranza di potere recuperare qualcosa. In quest’ottica, il messaggio di Stefano Bernardeschi: “LA ROMAGNA E’ STATA COLPITA! Condividiamo e aiutiamo” è stato il catalizzatore di cui avevo bisogno per agire!
Il lembo di speranza dei romagnoli alluvionati così come dei soccorritori di tutt’Italia è stato quello cui tutti noi ci siamo aggrappati per fare concretamente la differenza. Speranza unita all’empatia che provavamo quando pensavamo che avremmo potuto essere noi lì, spaventati, con un metro d’acqua o di fango a inghiottire le nostre vite.
Ho scoperto il canale Telegram dei volontari di Romagnoli Popolo Eletto grazie a un amico; appena entrata sono stata sommersa da appelli e urgenze ovunque La vastità del dramma la ritrovavi anche nei messaggi del canale che, dal 18 maggio in avanti gestiva migliaia di richieste e offerte di aiuto al giorno.
Volevo andare subito in Romagna, ma in quel momento non potevo chiedere ferie. Ho iniziato, così, ad aiutare Stefano Bernardeschi nella coordinazione a distanza della fiumana di richieste di aiuto, per meglio farle corrispondere alle disponibilità dei volontari. Non ero sola. In pochi giorni si erano aggiunti altri amministratori. Oggi siamo una squadra affiatata e complementare. Ognuno di noi ha competenze diverse. Tutti condividiamo lo stesso obiettivo: mettere in contatto domanda e offerta di aiuto.
Alcuni di noi admin sono anche stati sul campo a spalare fango, sbadilare o coordinare in loco. Lì, io stessa, ho visto la situazione più critica, ma anche la più umana.
Essere volontari in una tragedia di questo tipo non è solo un lavoro fisico, ma anche un gesto di accoglienza, di ristoro, di conforto.
Admin volontaria di Romagnoli Popolo Eletto
Io, proprio grazie alla mia esperienza di volontaria durante l’alluvione ho imparato che non esiste esercizio migliore per il cuore che stendere la mano e aiutare a rialzarsi chi è a terra.”
Daniele – Cosa non dimenticherò mai: la gratitudine e la forza disarmante di chi ti dice grazie

“Non potevo andare in Romagna a spalare fango, (Daniele era stato da poco operato a una gamba). Ma volevo fare qualcosa. Allora ho deciso di diventare volontario digitale di Romagnoli Popolo Eletto e aiutare mettendo in contatto le persone che avevano bisogno con i tanti volontari che si proponevano per dare una mano.
Una delle storie che mi ha colpito di più è stata quella di due signori campani che volevano venire in Romagna ad aiutare, ma leggevano che le autorità cercavano di frenare l’arrivo di volontari. Si sono fidati di me e sono partiti da Napoli per venire qui! Si sono organizzati da soli e hanno trascorso il ponte del 2 giugno a spalare fango e asciugare acqua. E tutte le sere mi telefonavano per ringraziarmi. Loro che erano venuti da Napoli a fare un gesto di solidarietà ringraziavano me che li avevo solo indirizzati! Penso che se ci fossero più persone come loro, come noi, questo mondo sarebbe molto più bello.
Quello che non dimenticherò mai sarà la gratitudine che mi arrivava dalle persone che si rivolgevano a me per avere un aiuto.
Spesso mi chiedo se il mio aiuto da remoto valesse davvero così tanto. Non ho trovato una risposta, ma mi è bastato sapere che a qualcuno avevo fatto la differenza.”
Daniele amministratore volontario del canale Telegram Romagnoli Popolo Eletto
Tania – Ho donato le mie competenze e la mia professionalità perché dopo il fango c’è la burocrazia, che non è da meno

Non credevo che la mia terra potesse essere devastata da un’alluvione così terribile. Mi sono sentita impotente e disperata. Volevo aiutare ma non potevo andare sul campo, a causa dei miei problemi fisici. Allora ho deciso di mettere le mie competenze professionali a disposizione di chi aveva bisogno. L’idea era di offrire dei consigli pratici per la ripresa e il post alluvione.
Ho contattato Stefano Bernardeschi, mi ha accolto nel team di admin del gruppo Telegram di Romagnoli Popolo Eletto immediatamente.
Ho aiutato a mettere in contatto la domanda e l’offerta di volontari, a dare informazioni su come richiedere i contributi, a fare rete. C’è bisogno di aiuto anche per affrontare la burocrazia
Tania, amministratrice volontaria del canale Telegram Romagnoli Popolo Eletto
Nel gruppo ho trovato tanta buona volontà e impegno, tanta cooperazione tra gli admin e tra i volontari. Abbiamo fatto tanto e spero di poter fare ancora. Sono una ragazza positiva e cerco di vedere il lato buono delle cose. Di quest’alluvione voglio ricordare la solidarietà e la generosità delle persone che si sono mosse per aiutare chi era in difficoltà. E l’amicizia che si è creata tra persone che non ci conoscevamo prima erano perfetti sconosciuti e che oggi formano una squadra fantastica.
Chi sono e cosa fanno i volontari? Comunque sia, fanno la differenza per chi, in quel momento, si sente perso.

Ho scritto questo articolo per dare voce a cuore e mente dei volontari di Romagnoli Popolo Eletto, ma anche a tutti i volontari che hanno dato una mano in questa grande tragedia che è stata l’alluvione dell’Emilia Romagna. Ho voluto raccontare la mia esperienza e quella di altri admin, che hanno lavorato a distanza o sul campo per dare aiuto e conforto. Ho voluto condividere le emozioni, le difficoltà, le sfide e le soddisfazioni che abbiamo vissuto in questi giorni. Ho voluto farvi sentire la forza di quel lembo di speranza cui ci siamo aggrappati. Farvi vivere la gratitudine disarmante di chi ci ha ringraziato.
Il mio contributo ai volontari di Romagnoli Popolo Eletto è limitato, rispetto agli altri amministratori. Nonostante ciò, lasciami dire che sono orgogliosa di esser parte della squadra, di questo popolo eletto. Sono anche felice di aver conosciuto persone meravigliose, che mi hanno dimostrato il grande valore della solidarietà e dell’umanità.
Non so cosa ci riserverà il futuro, ma so che non sarò sola. So che ci saranno sempre persone pronte a tendere la mano e a fare la differenza, perché l’ho visto coi miei occhi. E l’ho fatto io stessa. So che ci sarà sempre la Romagna, capace di reagire alle avversità con speranza e forza.
Grazie a tutti voi che avete partecipato o sostenuto questa iniziativa. Grazie a Stefano Bernardeschi per aver creato questa pagina e per averci coinvolto in questo progetto. Grazie alla Romagna e alla tribù di Romagnoli Popolo Eletto per averci insegnato una bellissima lezione di vita.
Per approfondire
- Per scoprire chi è Stefano Bernardeschi e la storia di Romagnoli Popolo Eletto leggi l’intervista a Stefano Bernardschi
- Trovi tutti gli approfondimenti della Regione Emilia Romagna sull’alluvione (incluso i volontari, gli interventi effettuati etc) al link Aggiornamenti Alluvione Emilia Romagna