Intervista a Stefano Bernardeschi: come aiutare col sorriso. Il racconto di Romagnoli Popolo Eletto che non ti aspettavi

Alluvione Emilia Romagna come aiutare l'esempio di Romagnoli Popolo Eletto intervista a Stefano Bernardeschi in foto mentre accarezza il logo di Romagnoli Popolo Eletto
Tempo di lettura: 12 minuti

16 Giugno 2023

In questa intervista Stefano Bernardeschi, anti influencer di Romagnoli Popolo Eletto, ci racconta il cuore dei volontari dell’alluvione in Emilia Romagna

“(il giorno della seconda alluvione in Emilia Romagna) ero a Bologna, per lavoro: non appena arrivato a casa ho aperto la pagina e sono stato sommerso dai messaggi di richieste di aiuto e aggiornamento sull’alluvione in tempo reale. Tutti, in Romagna, avevano avuto la stessa idea: taggare Romagnoli Popolo Eletto”

Queste sono le parole, ancora piene di emozione, di Stefano Bernardeschi, creatore di Romagnoli Popolo Eletto. Oramai noto in tutt’Italia, Romagnoli Popolo Eletto è un progetto narrativo che, da anni, fa ridere migliaia di romagnoli con i post ironici dissacranti e goliardici.

Stefano Bernardeschi, di recente, non si è limitato a farci sorridere: ha organizzato una vera e propria missione di solidarietà per l’Emilia Romagna colpita dall’alluvione. In pochi giorni, infatti, ha raccolto e devoluto 30.000 Euro di donazioni e ha messo a punto un centro di coordinamento di volontari su tutto il territorio colpito, cui fa riferimento tutt’Italia. Un gesto che mi ha subito commossa, confermandomi che

Per comunicare bene non serve solo tecnica: ma tanta empatia e umanità. Tanto cuore.

Elena Resta

In quest’ intervista esclusiva, Stefano Bernardeschi ci racconta come è nata l’idea di Romagnoli Popolo Eletto, come ha gestito la sua pagina e il suo canale Telegram durante l’emergenza alluvione. Conosceremo meglio questo “burdel” (di una volta, lo so, … è un colpo basso) e spero che ti faccia apprezzare il grande lavoro suo e di tutti i volontari.

Questo è il mio terzo articolo sull’alluvione in Emilia Romagna. Sono di Lugo e alluvionata, per ben 4 giorni sono rimasta bloccata in un lago di acqua assieme alla mia famiglia! Se vuoi approfondire cosa ne penso leggi Tra le cause dell’alluvione in Emilia Romagna la crisi della classe dirigente e anche Alluvione in Emilia Romagna: le piogge eccezionali sono la punta dell’iceberg di un dissesto idrogeologico profondo.

Aiutare gli alluvionati in Emilia Romagna non è solo una questione di soldi tempo o di oggetti: è una questione di cuore.

Chi è Stefano Bernardeschi:

Stefano Bernardeschi è un videomaker nato a Cesena (nel 1979). Ha studiato cinema e nuovi media e ha collaborato con CNBC (Sky) e ArtsLife, uno dei principali siti di arte contemporanea in Italia. È il fondatore del progetto narrativo Romagnoli Popolo Eletto e anche di Cesena di una Volta. In questa intervista ci racconta la sua passione per la Romagna e il ruolo suo e di Romagnoli Popolo Eletto nella terribile alluvione che ha colpito la Romagna a maggio 2023.

Romagnoli Popolo Eletto: caso studio della mia tesi di laurea

Emozionata e stanca mi sono laureata a marzo di quest’anno (laurearsi a 48 anni è molto simile alla menopausa: ansia insonnia e vampate sono imprescindibili). La tesi in semiotica e storytelling (relatrice la mitica professoressa Giovanna Cosenza) si intitola “Storytelling nella comunicazione territoriale online post pandemica”. Si tratta di un’analisi di diversi progetti di narrazione territoriale per capirne l’efficacia: Romagnoli Popolo Eletto è stato il caso studio principale. Infatti, non fermandomi al solo tono di voce (goliardico, con note spesso irriverenti ed enfatizzate), l’ho sempre trovato geniale. Apprezzando la grande efficacia comunicativa del progetto, uno degli obiettivi della tesi era misurare la “genialità” del progetto di Bernardeschi per poterla poi proporla come esempio per altri progetti narrativi.

È grazie alla mia tesi che sono entrata in contatto con Stefano, per poi entrare più recentemente nel team di collaboratori del gruppo Telegram a sostegno di volontari e alluvionati. Per questo motivo sono felicissima di poter pubblicare quest’intervista.

Intervista a Stefano Bernardeschi

Come è nato Romagnoli Popolo Eletto: genesi della pagina più romagnola del Web

Elena Resta: Come è nata l’idea di creare Romagnoli Popolo Eletto? Quali sono i valori e i messaggi che vuoi trasmettere con il tuo progetto?

Stefano Bernardeschi: Romagnoli Popolo Eletto è nato 13 anni fa per caso. Avevo già intrapreso con successo la mia carriera di videomaker e nel tempo libero mi divertivo a esplorare la mia Romagna alla ricerca di cartelli divertenti. Per capirci: quelli che solo noi romagnoli sappiamo fare, quelli un po’ dissacranti, con riferimenti (spesso poco velati) allo sconcio, gli sfottò.

Un giorno a Cesenatico ne ho trovato uno che mi ha fatto sganasciare e l’ho fotografato, dicendomi” Questa è la Romagna che amo, quella che non si prende sul serio, quella che sa far ridere e sa godesi la vita”. Così ho creato la pagina e ho iniziato a postare le mie foto trasformandole in meme creando il format “Succede solo in Romagna”. Format che è ancora tra i più seguiti di Romagnoli Popolo Eletto.

Il mio obiettivo era e resta quello di far conoscere e apprezzare la vera essenza della romagnolità: il cibo tradizionale, il liscio, il dialetto, gli sciucarein, le stampe con la ruggine. Tutto quello che ci rende unici e speciali. Tutto quello che ci fa vivere l’orgoglio di essere romagnoli. E ho usato il mezzo più moderno che ci fosse: internet e i social network. Perché:

La Romagna non è solo passato e tradizione: è anche presente e innovazione.

Stefano Bernardeschi

Elena Resta: cosa ti ha spinto a mettere in gioco la tua creatività e il tuo talento per raccontare la Romagna? Quali sono state le sfide e le paure che hai dovuto affrontare?

Stefano Bernardeschi: Romagnoli Popolo Eletto è nato per gioco, come ti ho detto. All’inizio non pensavo che avrebbe avuto tutto questo successo. A un certo punto, con mio grande stupore, mi sono ritrovato con una pagina che ha superato in importanza le mie attività principali. Io sono un fotografo e videomaker, quello che ho sempre sognato di fare. Quando Romagnoli Popolo Eletto è diventato un progetto vero e proprio, mi sono accorto che raccontare la Romagna con la mia creatività e il mio talento era il massimo. Perché la Romagna è la mia terra, la mia passione, la mia identità.

Le sfide e le paure ci sono sempre state. Soprattutto quando ti esponi sui social e ti becchi gli hater. Quelli che ti criticano, ti insultano, ti minacciano, quasi sempre senza conoscerti. Quelli che non capiscono il tuo umorismo, il tuo dialetto, il tuo romagnolismo. Quelli che, magari, vorrebbero che tu fossi un influencer come tutti gli altri, non uno come me che invece si schiera, dice la sua, fa casino.

Ma io sono così come mi racconto. Sono un anti influencer. Dico quello che penso e faccio quello che sento. Chi segue Romagnoli Popolo Eletto lo sa: mi batto contro i ciclisti, ad esempio, così come contro chi vuole rovinare la mia Romagna.

Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. Perché questa è la Romagna che amo: quella che va avanti, quella che tiene botta, quella che dice “ciao” a chi rompe i cosiddetti.

Stefano Bernardeschi

Romagnoli Popolo Eletto: dal sorriso alla la solidarietà che ha commosso la Romagna

Elena Resta: Come hai reagito alla notizia dell’alluvione che ha colpito la Romagna? Quali sono state le emozioni e i pensieri che ti hanno accompagnato in quei momenti? E come hai deciso di usare i tuoi canali social per aiutare le persone in difficoltà? Quali sono state le azioni concrete che hai messo in atto?

Stefano Bernardeschi: il giorno della seconda alluvione, quella di estensione più devastante, tutti, in Romagna, avevano avuto la stessa idea: taggare Romagnoli Popolo Eletto”. Tutti mi chiedevano aiuto, tutti mi segnalavano le situazioni critiche, tutti mi affidavano le loro speranze. Volevo aiutare ma, all’inizio non sapevo come. Una cosa era certa: anche se ero all’asciutto, non potevo voltarmi dall’altra parte. Ho capito che dovevo usare la mia voce e la mia pagina per fare qualcosa di utile. Per dare visibilità e sostegno a chi ne aveva bisogno. Per mobilitare e sostenere la solidarietà dei romagnoli. Così, per non lasciare sole le persone che mi chiedevano aiuto, ho iniziato a dirottarle sul canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto che avevo aperto da pochissimo. Poi, quasi subito, è nata anche l’idea di creare le magliette con disegni esclusivi della fantastica tatuatrice, riconosciuta a livello globale, Lady Sara Tattoo. Grazie a quelle magliette abbiamo tempestivamente lanciato la raccolta fondi che ci ha portato a donare 30.000 Euro alla Croce Rossa di Cesena, la cui sede è stata appunto distrutta dall’alluvione.

Dal primo giorno ho lavorato senza sosta per 12 giorni. 21 ore al giorno. Dormivo pochissimo. Rispondevo a centinaia di messaggi. Organizzavo donazioni, volontari, informazioni. Era una corsa contro il tempo. Una battaglia per la mia terra.

La Romagna ha bisogno dell’aiuto di tutti! L’alluvione ha lasciato ferite profonde che sono ancora aperte. Iscriviti al canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto, ci troverai tutte le informazioni utili per offrire il tuo tempo, le tue competenze, il tuo aito!

La Romagna ha bisogno di te. Perché, anche grazie a te, i romagnoli si rialzeranno!

Elena Resta: Il canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto è gestito da un team pazzesco di volontari, scelto uno ad uno da te. Raccontaci di più! 

Stefano Bernardeschi: Avevo aperto il canale un mese prima dell’alluvione per mantenermi in contatto con i fan più fedeli. Eravamo in 300. Quando è scoppiata la tragedia, tutti mi scrivevano per chiedermi aiuto o informazioni. Mi taggavano con le situazioni più drammatiche e disperate. C’era una gran confusione, le notizie istituzionali erano difficili da raggiungere o frammentarie e capivo che le persone avevano bisogno di trovare un posto in cui almeno provare a cercare o dare aiuto. Il canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto mi è apparso come un “trick psicologico” per non fare sentire le persone abbandonate a loro stesse, da un lato. Dall’altro era un modo per creare mutuo aiuto: “mandiamoli sul canale Telegram -mi sono detto- lì possono scrivere, possono trovare qualcuno che li aiuta, possono sentirsi meno soli. Lì possono fare rete.”

Il canale a quel punto è esploso. Conta che oggi siamo oltre 5000 persone. A quel punto sorgeva il problema di mantenere l’efficacia. Ero sommerso da tutte le altre attività, non potevo gestire anche un canale Telegram che cresceva esponenzialmente ogni minuto. Rischiavo di annegare. E con me le speranze di aiuto di chi in quel momento non aveva nessuno.

Allora ho fatto una mossa furba. Ho scelto un gruppetto di persone che sono emerse potentemente alla mia attenzione per la precisione, affidabilità, capacità di relazionarsi e informare. Persone con la stessa passione e voglia di fare che avevo io. Ho chiesto loro di moderare il canale Telegram e, per mi grande gioia, hanno detto tutte di si! Tu sai bene chi sono ( eh eh, io sono tra i primi admin e posso confermare che è un team capacissimo!): ognuno ha una sua specialità e si integra con il resto del gruppo. Il team di amministrazione si è organizzato in turni e attività e ha creato un metodo di lavoro efficace ed efficiente.

E’ la moderazione che ha trasformato il canale di Romagnoli Popolo Eletto in una bomba di efficacia ed efficienza nel coordinare le richieste e le offerte di aiuto volontarie in tutto il territorio colpito dall’alluvione.

Oggi il canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto (negli approfondimenti trovi il link) operano 8 amministratori che coordinano un traffico di oltre 1000 (mille!) interventi risolutivi al giorno. Agli inizi si dava anche supporto in termini di informazioni (diramando info ufficiali delle tantissime enti territoriali) in termini di sicurezza, viabilità, emergenza etc. Ora, si gestisce la fiumana di richieste di aiuto e di proposte di volontariato conseguenti che sin da subito è stato il cuore pulsante del canale.

Hai bisogno di aiuto a rialzarti dall’alluvione in Emilia Romagna? Nel canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto troverai tanti volontari che sono pronti ad aiutarti, potrai chiedere quello di cui hai bisogno!

Iscriviti ora al canale Telegram di Romagnoli Popolo Eletto. Non credere di essere solo. Chiedi aiuto a chi te lo offre. Chiedi aiuto a chi ti vuole aiutare!

Cuore e genio Romagnolo: Stefano Bernardeschi racconta come si è alleato con Fabio Zaffagnini e Lorenzo Zitignani per aiutare gli alluvionati

A questo punto spuntano altre due collaborazioni importanti: Quelle con Fabio Zaffagnini -mente e founder di Rockin’ 1000– e con Lorenzo Zitignani di Plastic Free: raccontaci.

Stefano Bernardeschi: Fabio Zaffagnini è un vero genio, un romagnolo vero. Uno che sa fare le cose. Le sa fare bene e subito. Lo conosco sin dal lancio del suo incredibile progetto Rockin’ 1000!

Quando ha visto l’alluvione che ha colpito la sua terra, non ha perso tempo. In una notte ha creato la piattaforma Volontari SOS. Una piattaforma che ha permesso di coordinare gli aiuti in modo ottimale. Una piattaforma che ha salvato vite, credimi: perché solo chi ci è passato in quel fiume di fango sa quanto i volontari possono ridarti vita!

A quel punto, Fabio mi ha contattato per chiedermi di diffondere la piattaforma il più possibile. Io gli ho chiesto di fare un video per poterlo lanciare il giorno dopo.

Perché quando c’è da fare, i romagnoli non si tirano indietro. Perché quando c’è da fare, i romagnoli fanno. Bene e subito.

Elena Resta: E che mi dici di Lorenzo Zitignani?

Stefano Bernardeschi: Lorenzo Zitignani è un altro grande! Ci siamo incontrati l’anno scorso per caso a Mirabilandia, credimi se ti dico però che non avevo veramente realizzato la grandezza di quello che fa! D’altronde è una persona molto modesta. Lorenzo Zitignani parla poco ma fa tantissimo e chiunque conosca Plastic Free o abbia preso parte agli aiuti agli alluvionati lo sa bene! Come tutti quelli di cui ti sto raccontato, è un romagnolo che sa fare le cose. Le sa fare bene. E le sa fare subito.

Ho scoperto la sua grandezza quando l’alluvione ci ha travolti. Uomo generoso, coraggioso e altruista, ha messo e sta mettendo in campo se stesso, le sue competenze e conoscenza, il suo lavoro per aiutare la sua terra. Mi sono subito sentito legato a lui da una forte amicizia. E sono convinto che, con Lorenzo Zitignani, il meglio debba ancora venire.

Mi sono circondato di persone capaci, che agiscono, spesso senza proclami, ma con testa e cuore. Perché senza capire, non puoi essere di aiuto a te o agli altri. E senza empatia, non puoi veramente capire quello che ti sta succedendo attorno. .

Stefano Bernardeschi con Romagnoli Popolo Eletto, come tutti i grandi, ci ha fatto piangere e sorridere. Ma non finisce qui

Spero tu abbia apprezzato l‘intervista a Stefano Bernardeschi e il racconto umano che sta dietro al progetto scanzonato Romagnoli Popolo Eletto. Ironia, creatività, comunicazione e solidarietà sono le chiavi più forti di questo racconto. Ma sono tutte secondo al racconto principale: quello dei romagnoli. Che non si arrendono, che si aiutano, che si fanno forza. Un racconto che ho a cuore da sempre, che parla del grande cuore e genio della nostra terra e delle sue persone.

L’alluvione in Emilia Romagna ha portato tanto dolore e distruzione. Stefano Bernardeschi, il team di moderazione di Romagnoli Popolo Eletto, Fabio Zaffagnini, Lorenzo Zitignani e tutti i volontari che da ogni parte d’Italia hanno risposto al grido di aiuto di noi romagnoli hanno portato tanto aiuto, sollievo, speranza. In una parola: cuore.

Ci sono tante altre storie di volontari che hanno dato il loro contributo per l’alluvione in Emilia Romagna. Storie di persone che hanno lavorato e stanno lavorando in silenzio, con dedizione, con passione. Storie di persone che stanno facendo ogni giorno la differenza, per altre persone, tra una vita dignitosa e il disastro. Storie di persone che meritano di essere conosciute e apprezzate. Per questo, nel prossimo articolo ti accompagnerò a scoprire le emozioni quotidiane che vive il team moderazione di Romagnoli Popolo Eletto. Vivrai le tante sfide che hanno vissuto, anche a livello emotivo, per potere dare un aiuto in questa enorme ferita che è l‘alluvione dell’Emilia Romagna. Non perderti il prossimo articolo.

La solidarietà non finisce mai. La Romagna non si ferma mai.

Per approfondire:

Sono Elena Resta, abito a Lugo di Romagna, nella mia amatissima provincia di Ravenna. Mi occupo di web marketing e strategie narrative. 

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