Sono 19 le Case dei personaggi illustri di Romagna che aprono al pubblico nel weekend dedicato. La rappresentanza romagnola è molto importante, come lo è quella di tutta la regione Emilia Romagna: ben 33 Case dei personaggi illustri sulle 100 presenti in tutt’Italia!
Associazione Nazionale Case della Memoria-Personaggi illustri-I luoghi della Storia
L’Associazione Nazionale Case della Memoria ogni anno organizza le Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri. Quest’anno nelle giornate del 1 e 2 aprile le Case dei personaggi illustri dell’Emilia Romagna aprono le porte al pubblico, offrendo visite guidate a tema, mostre e tanto altro ancora.
L’obiettivo dell’Associazione Nazionale Case della Memoria è quello di celebrare il grande valore storico e culturale delle Case dei personaggi illustri e di valorizzare la memoria del passato a tutto tondo. Per questo motivo, l’invito a partecipare alle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri è stato esteso a tutte le case dei personaggi illustri italiani, non solo quelle facenti parte delle Case della Memoria.
Quali sono le Case dei personaggi illustri di Romagna?




Come ho scritto, le case museo dei personaggi illustri dell’Emilia Romagna rappresentano il 33% delle strutture nazionali. E il 19% è rappresentato dalle case museo dei personaggi illustri di Romagna. Ho già scritto di 2 case museo, entrambe di Lugo, che adoro:
Casa Rossini e il Museo di Francesco Baracca: si tratta di due articoli tra i più letti del blog, ti porteranno a vivere un’esperienza immersiva nella storia e nel tempo! A Secondo Casadei, alla sua storia che ha trasmesso tanta identità alla Romagna e all’Italia tutta, è dedicata la rubrica Casadei Sonora, popolarissima e superapprezzata!
Qui di seguito un elenco delle Case dei personaggi illustri di Romagna divisi per provincia:
Provincia di Rimini:
- Casa Museo Leo Amici a Lago di Monte Colombo,
- Casa dei Mandorli di Tonino Guerra a Pennabilli,
- Casa Rossa di Alfredo Panzini a Bellaria Igea Marina,
- Casa studio Giulio Turci “Un nido di passeri” a Santarcangelo di Romagna
Provincia di Forlì-Cesena
- Casa Artusi e Casa Bertozzi a Forlimpopoli,
- Villa Silvia Carducci a Lizzano (Cesena),
- Museo Secondo Casadei a Savignano sul Rubicone,
- la Casa dell’Upupa – Casa Studio Ilario Fioravanti a Sorrivoli di Roncofreddo,
- Casa Moretti a Cesenatico,
- Museo Casa Pascoli nel parco della Poesia di San Mauro Pascoli
- Museo Civico Don Giovanni Verità a Modigliana.
Provincia di Ravenna
- Museo Francesco Baracca e Casa Rossini a Lugo,
- Casa Museo Raffaele Bendandi di Faenza,
- Casa Museo Olindo Guerrini di Sant’Alberto,
- Casa Museo Paolo Liverani a Faenza,
- Casa Museo Vincenzo Monti ad Alfonsine


E le “personagge” illustri? Forse che in Romagna non abbiamo avuto donne illustri?




A parte Silvia Pasolini Zanelli, rappresentata da Villa Silvia Carducci a Lizzano di Cesena, la storia della donne di Romagna non è rappresentata.
Non potevo non scrivere questo paragrafo. Lo so molto bene: il racconto della storia italiana è maschilista e si ricorda delle donne solo se Sante o martiri. Ma siamo nel 2023 e credo sia ben ora di incominciare a valorizzare la memoria del passato anche recuperando la memoria delle grandi donne.
La grande assenza del tributo alle donne che hanno contribuito alla nostra storia è visibile anche nella toponomastica.
Su 24.625 strade intitolate a persone nei 21 capoluoghi italiani, solo 1.629 (il 6,6%) sono intitolate a donne. Di questo 6,6%, il 41% sono martiri e sante.
La ricercatrice romagnola Bruna Bertini, in pieno lockdown pandemico, ha mappato la toponomastica di tutti i 9 comuni della Bassa Romagna. Nel libro Strade al Femminile (Tempo al Libro). Il risultato è veramente sconfortante: le donne “illustri” pertanto degne di essere tramandate alla storia sono solo il 2,64%.
L’Italia è ricca di tanti esempi di grandi donne, in tutte le epoche. La Romagna non è stata da meno. pensiamo per esempio a
- Contessa Aloisi Guarini Matteucci degli Angeli : prima donna romagnola (era di Forlì) a conseguire il brevetto di pilota civile, con una prova d’esame che le vale gli elogi degli esaminatori.
- Isotta Gervasi: cervese e prima donna medico condotto d’Italia
- Ernesta Stoppa: mazziniana, educatrice, pioniera nelle lotte per l’emancipazione ed il mutualismo femminile
- Grazia Deledda, che non è romagnola ma che per lunghissimo tempo ha vissuto a Cervia, il suo amato “Paese del vento”
Direi che i tempi sono maturi anche per cercare e valorizzare le case Case delle “personagge” illustri di Romagna
Perché La Romagna, come l’Italia, non è stata fatta solo col contributo di uomini. E tu cosa ne pensi?
Per approfondire:
- Qui trovi il link dell’Associazione Nazionale Case della Memoria
- Link per studiare il tema della (mancata) toponomastica al femminile
- Per ordinare Strade al Femminile di Bruna Bertini